Laboratori Psicologia

Il Centro Universitario di Clinica e Ricerca in Psicologia (CURC) è stato istituito nel 2015 con le finalità previste dall’art.4 del regolamento di Funzionamento di seguito riportato:

4.1 Il Centro ha finalità di studio e ricerca nell’ambito dei disturbi cognitivi e psicopatologici in età evolutiva e nell’adulto con particolare riferimento ai disturbi specifici dello sviluppo e ai deficit neuropsicologici.

4.2 Il Centro ha anche, quale finalità, l’intervento clinico rivolto a terzi per la prevenzione, la diagnosi e il trattamento dei disturbi psicologici (cognitivo/affettivi) nell’età evolutiva e in età adulta, nonché lo svolgimento di attività di formazione.

4.3 Il Centro ha, inoltre, come obiettivi lo sviluppo di relazioni con altre Università e istituzioni di cultura, di ricerca e di cura, sia italiane che estere, la promozione dei rapporti con le istituzioni pubbliche e private e la valorizzazione e diffusione e dei risultati della ricerca.

Presso il CURC sono attualmente presenti tre laboratori che svolgono attività di ricerca (vedi sotto) e didattica. Le attività del laboratorio rappresentano per gli studenti e i dottorandi di psicologia delle opportunità di integrazione didattica e di apprendimento sul campo (es. mediante partecipazione agli esperimenti), oltre che di esperienza di lavoro per coloro che svolgono tesi sperimentali, tirocini curriculari e tirocini professionalizzanti.

L’attività didattica è sostenuta anche dalla presenza di ambienti idonei quali una stanza con specchio unidirezionale (fig.1) attraverso il quale gli studenti possono assistere alle attività cliniche. Inoltre i laboratori sono dotati di una Lavagna Interattiva Multimediale (LIM) di supporto alla didattica (Fig.2).

Fig.1 cabina di regia con specchio unidirezionale – Fig.2 stanza di osservazione con LIM      

All’interno del CURC sono presenti attualmente quattro laboratori (Neuropsicologia Clinica e Sperimentale, Disturbi del Neurosviluppo, Neuropsicologia applicata, Psicologia della Salute) che svolgono attività distinte ma complementari sia in termini di attività di supporto alla didattica che di ricerca.

Responsabile Laboratorio: Rinaldo Livio Perri

Introduzione

Il Laboratorio di neuropsicologia clinica e sperimentale si propone di indagare i correlati fenomenologici e neurofisiologici dei principali processi cognitivi, e di validare l’efficacia di interventi di modificazione comportamentale come l’ipnosi, la neurostimolazione non-invasiva e la terapia eye movement desensitization and reprocessing (EMDR).
Gli obiettivi delle principali linee di ricerca sono rivolti a:

  • Descrivere i correlati neurocognitivi delle modificazioni di coscienza associate alla condizione ipnotica e alle suggestioni ipnotiche
  • Impiegare la stimolazione elettrica transcranica (tDCS) per il trattamento delle dipendenze e per il potenziamento della responsività ipnotica
  • Descrivere i substrati neurofisiologici dei processi decisionali e dell’attenzione selettiva

Descrizione del laboratorio e della strumentazione presente

Ambiente

 Laboratorio è situato presso i locali del Centro di Ricerca e Clinica (CRC) di Ateneo (Fig.1)

Fig.1 laboratorio di neuropsicologia clinica e sperimentale

Strumentazioni

Il laboratorio è dotato di apparecchiature per effettuare la Stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS): stimolatore BrainSTIM (EMS srl);

Fig.4 – strumenti presenti il laboratorio

Presentation (neurobehavioral systems): software di programmazione e somministrazione di paradigmi comportamentali per la ricerca; Apparato EEG a 32 canali (Brain Products) con relativi software di acquisizione (Brain Vision Recorder) e analisi (Brain Vision Analyzer) (Fig.4).

Responsabili Laboratorio: Gloria Di Filippo e Sergio Melogno

Introduzione

Il laboratorio dei Disturbi del Neurosviluppo si occupa di:

  1. monitoraggio delle traiettorie evolutive tipiche e identificazione precoce di bambini “a rischio” di sviluppo atipico (attività di screening).
  2. progettazione e realizzazione di interventi, in co-conduzione con gli insegnanti nel contesto scolastico e in piccolo gruppo nel setting clinico, per il potenziamento di funzioni cognitive. In particolare, nella classe scolastica, vengono proposti interventi integrati (ambientali e di stimolazione) in cui le funzioni-target sono principalmente:
  3. per i bambini a sviluppo tipico: le funzioni attentivo-esecutive, considerato il loro ruolo nei processi di regolazione del comportamento e la predittività dell’assetto attentivo-esecutivo rispetto agli apprendimenti scolastici; la cognizione sociale e le competenze pragmatiche, la memoria prospettica; le difficoltà di orientamento topografico; i processi di literacy e di numeracy come basi per l’apprendimento della lettura, della scrittura e del calcolo.
  4. per i bambini “a rischio”, tutte le funzioni cognitive ad emergenza tardiva e/o atipica, che possono avere effetti a cascata sullo sviluppo cognitivo, ripercussioni sull’apprendimento e conseguenze a livello emotivo-motivazionale.
  5. valutazione e co-costruzione della spiegazione delle difficoltà del bambino con Disturbi del Neurosviluppo finalizzate alla progettazione di interventi nelle seguenti condizioni: Disturbo dello sviluppo intellettivo lieve, Funzionamento intellettivo limite, Disturbo dello spettro dell’autismo, Disturbo della comunicazione sociale (pragmatica), Disturbo specifico di apprendimento.
  6. interventi abilitativi evidence based per le condizioni elencate al punto a). I trattamenti possono svolgersi in sedute individuali, di piccolo gruppo o mediante teleriabilitazione, a seconda dei casi. Per quanto riguarda il disturbo di apprendimento, assumendo l’ottica dell’OMS sulle condizioni “croniche”,
  7. interventi di tutoraggio didattico, a favore di studenti (dalla primaria all’Università) con disturbo specifico di apprendimento: individuali, di piccolo gruppo, con modalità a distanza.
  8. interventi di teacher training, mediante corsi di formazione per insegnanti. Attraverso differenti pratiche (micro teaching, role playing, simulazioni, ecc.) mirano a sostenere una didattica inclusiva per bambini e ragazzi con Disturbo del Neurosviluppo (DNS) o con Bisogni Educativi Speciali (BES) senza diagnosi certificate: con svantaggio socio-culturale, difficoltà transitorie legate a molteplici fattori individuali e/o ambientali, bilinguismo + difficoltà di apprendimento, ecc. Tali interventi hanno per oggetto la co-costruzione di metodologie didattiche evidence based (selezionate in base all’effect size). Per es: reciprocal teaching: 0.74; scaffolding: 0.82; peer tutoring: 0.53; feedback: 0.70; explicit teaching strategies: 0.57; appropriately challenging goals: 0.59; planning and prediction: 0,76; ecc.) e di una prospettiva educativa cooperativa e metacognitiva. In particolare, gli interventi stimolano la riflessione su modalità comunicative di tipo dialogico al fine di evitare fenomeni di labelling e processi di “insularizzazione” del bambino con DNS o BES nella classe scolastica. Il teacher training favorisce, infine, la co-costruzione di attività in grado di potenziare funzioni cognitive carenti/deficitarie, cogliendone le implicazioni sul piano della regolazione del comportamento e dell’apprendimento.
  9. interventi di parent training: implementando programmi di parent training sistematico o focalizzato, tenendo conto dei seguenti aspetti: 1) criteri di inclusione e di esclusione dai programmi di parent training; 2) ostacoli e facilitatori nell’applicazione dei programmi di parent training; 3) verifica dell’efficacia dei programmi di parent training.
  10. formazione di tutor dell’apprendimento in grado di accompagnare studenti con disturbo specifico dell’apprendimento o con difficoltà di apprendimento nell’ambito di altre condizioni cliniche o non cliniche (cfr. altre tipologie di BES) mediante modalità volte a favorire, gradualmente, la crescita dell’autonomia dello studente nelle attività di studio.
  11. valutazione neuropsicologica di bambini con disturbi psicopatologici dello sviluppo, con particolare focalizzazione su funzioni cognitive ritenute associate al disturbo (per es.: funzionamento esecutivo, cognizione sociale, elaborazione delle informazioni socio-cognitive nel caso di bambini con Disturbi del controllo degli impulsi e della condotta, in particolare DOP e DC).
  12. valutazione neuropsicologica in alcune popolazioni cliniche legate a malattie rare (per es.: fenilchetonuria, sindrome di Klinefelter, Agenesia completa o parziale del Corpo Calloso). Collaborazione con altre figure professionali nella presa in carico e nel monitoraggio delle traiettorie evolutive.

Dal maggio 2022, presso Laboratorio, opera un’equipe multidisciplinare, accreditata presso la Regione Lazio, iscritta tra i soggetti privati che possono rilasciare Certificazioni di Disturbo Specifico dell’Apprendimento. La Certificazione nell’ambito dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) è condotta da un’equipe multidisciplinare composta da una Psicologa, una Neuropsichiatra Infantile e da una Logopedista. La certificazione, così come previsto dalla legge 170 del 2010, è valida ai fini dell’applicazione degli strumenti compensativi e dispensativi e della realizzazione del piano didattico personalizzato.

Inoltre, il Laboratorio dei Disturbi del Neurosviluppo rappresenta un link con il Servizio per l’Inclusione dell’Università di cui è responsabile il Prof. Sergio Melogno, Delegato del Rettore per i DSA e le Disabilità. La Prof.ssa Gloria Di Filippo è la responsabile per i CdS di Psicologia.

Ambiente

I locali adibiti alle attività con i bambini sono appositamente studiati per creare un idoneo alle esigenze delle famiglie e dei bambini.

Responsabile Laboratorio: Prof. Alberto Costa

L’attività all’interno dell’area denominata “neuropsicologia applicata – età adulta” è volta allo studio dei processi cognitivo-affettivi in persone con sindromi neurologiche e in individui sani. Particolare interesse è rappresentato dallo sullo studio dei processi di memoria episodica, di memoria prospettica e delle funzioni esecutive attraverso l’applicazione dei metodi propri della neuropsicologia. Costituiscono, inoltre, oggetto di studio di particolare rilevanza le basi neurobiologiche dei disturbi cognitivi ed emotivo-comportamentali e gli interventi di riabilitazione nelle persone con malattia di Parkinson e in persone con esiti di gravi cerebrolesioni acquisite. L’attività di ricerca è tesa sia ad approfondire la comprensione dell’architettura funzionale dei processi cognitivo-affettivi sia a sviluppare le relative strategie di intervento. Tale attività prevede il coinvolgimento di enti di ricerca esterni nella prospettiva della promozione di progetti di ricerca in collaborazione.

Responsabile Laboratorio: Prof. Lorenzo Campedelli

Il laboratorio nasce nell’ottica di studiare e valutare il rischio psicosociale nella costruzione e nel mantenimento della salute considerata come costrutto dinamico all’interno del quale le dimensioni di benessere e malessere vanno integrandosi.

ATTIVITA’ E SERVIZI EROGATI

  • Sportello d’ascolto per gli studenti Unicusano
  • Valutazione del benessere psicologico in termini di Risorse personali: livello di autonomia; autoaccettazione; relazioni interpersonali; auto-consapevolezza; contatto, espressione e comunicazione delle proprie emozioni.
  • Valutazione e diagnostica delle problematiche individuali, di coppia, familiari, di gruppo e comunità.
  • Progettazione, realizzazione e verifica di ricerche-intervento in ambito organizzativo e di comunità.
  • Promozione della salute nella popolazione giovanile: valutazione dei fattori psicosociali di rischio.
  • Educazione affettivo-sessuale nella fascia d’età 14aa-18aa.
  • Educazione alimentare nella fascia d’età 14aa- 18aa.
  • Affettività e sessualità nella disabilità

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