Storie di Erasmus
Erasmus all’Unicorn College

Marco Comunale a Praga in Repubblica Ceca

Marco Comunale a Praga in Repubblica Ceca

Marco Comunale, in Erasmus all’Unicorn College di Praga, ci racconta la sua esperienza:

“Raccontare il mio Erasmus? Eh che dire...tosto? Facile? Non lo so, mi sono messo alla prova e sto cercando di concluderlo al meglio. Potrei fare di più? Potrei concluderlo ancora meglio? Probabilmente sì e per questo non mi sto accontentando e sto cercando di dare sempre di più. La mia esperienza non è iniziata nel migliore dei modi: ho avuto alcuni problemi con la sistemazione e poi non parlando bene la lingua, non riuscivo ad esprimermi e cercavo di farmi capire a gesti… Ora le cose sono molto cambiate, in meglio per fortuna! Ho sempre cercato di vivermi questo percorso al massimo e se a volte non ci sono riuscito mi servirà da lezione per la prossima volta.

L’idea di svolgere questo percorso è nata dalla voglia di mettermi in gioco. Prima di partire rifiutavo anche solo l’idea di leggere una piccola frase in inglese. Nasce dall’idea di uscire un po' dalla mia zona di comfort e farmi le ossa in un contesto nuovo e diverso.

È un’esperienza che mi lascia un bagaglio pieno di aspettative ed obiettivi con all’interno una consapevolezza in più di chi sono e di chi vorrò essere. Mi lascia un’esperienza di vita che consiglierei a tutti di fare, l’importanza di sapere un’altra lingua molto importante per me stesso e per il mio futuro. Mi lascia nuove amicizie in giro per l’Europa.

Per quanto riguarda il collegamento tra Erasmus e mondo del lavoro, secondo il mio punto di vista è un qualcosa di reale e che può fare la differenza. Prima di tutto, in Erasmus, ci si trova in un luogo diverso da quello che noi chiamiamo “casa” e in secondo luogo si affrontano problematiche mai affrontate prima sotto il “tetto di casa”. Per quanto riguarda il lavoro penso che mi tornerà molto utile specialmente per la lingua. Vivendo a Praga, ho migliorato il mio livello di inglese e ho rinfrescato anche un po' di francese e si sa: più lingue sai più porte ti apri. Questa esperienza la considero una marcia in più per il futuro!

Il momento più bello dell’Erasmus? Sinceramente non ho un momento più bello e uno più brutto, ho ricordi di momenti, di cene, di risate bellissime e ricordi di momenti davvero difficili. Un esempio di questi ultimi risale all’inizio della mia mobilità: mi avevano rubato dei soldi per una casa inesistente e per le prime tre settimane mi sono spostato per tutta Praga tra ostelli e dormitori…

Se avevo paura prima di partire?

Prima di partire per l’Erasmus mi sono confrontato molto con altre persone che avevano già svolto questa esperienza. Tutti loro mi hanno raccontato di quanta paura avessero per la lingua, per il cambiamento di vita, mi dissero anche che avevano paura di rimanere soli durante tutta la durata della mobilità. Personalmente, invece, non avevo molta paura; il mio problema era l’inglese, ad oggi molto migliorato, ero più che altro preoccupato per il superamento degli esami. Molti parlano di coraggio, altri di mentalità, io credo che per superare la paura della partenza e quindi del cambiamento di vita serva solo molta forza di volontà, conoscersi bene e migliorare quei difetti che per molti di noi sono solo abitudini e quindi cose giuste.

Il mio consiglio in merito all’Erasmus per gli altri studenti è questo: FATELO! Non bisogna avere paura: esami, lingua eccetera sono problemi superabili, nella vita bisogna buttarsi! Sinceramente non penso di poter dare io un perché, ognuno di noi ha le proprie ambizioni, le proprie problematiche, i propri pensieri. Quello che posso dire è che se si ha una minima opportunità di svolgere questa esperienza va presa al volo!

Marco

CHIEDI INFORMAZIONI