Master II Livello

Master BIM e digitalizzazione nell’industria AEC

  • Master: II Livello
  • A.A.: 2025/2026
  • CFU: 1500 h - 60 CFU
  • VII Edizione I Sessione
  • Scadenza: 30/11/2025

Obiettivi e destinatari

A decorrere dal 1° gennaio 2025 è divenuto pienamente operativo l’ultimo scaglione di obbligatorietà dell’utilizzo dei metodi e strumenti di gestione informativa digitale (BIM) negli appalti pubblici.

Tale obbligo, previsto inizialmente dal DM 560/2017 (cd. “Decreto Baratono”), successivamente aggiornato dal DM 312/2021, dal D.Lgs. 36/2023 (Nuovo Codice dei Contratti Pubblici) nonché dal D.Lgs. 209/2024 (correttivo), si applica nei seguenti casi:

  • opere di nuova costruzione con costo presunto dei lavori pari o superiore a 2 milioni di euro;
  • interventi su opere esistenti di pari importo;
  • interventi su beni culturali tutelati (ai sensi dell’art. 10, comma 1, del D.Lgs. 42/2004) il cui valore superi la soglia comunitaria (circa 5,54 milioni di euro per il 2025, salvo aggiornamenti periodici).

Pur essendo obbligatorio per le opere esistenti, secondo il correttivo, possono rimanere esclusi dall’obbligo gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, salvo il caso in cui l’opera sia già stata progettata o realizzata con metodologia BIM.
Inoltre, anche sotto soglia, molte Stazioni Appaltanti hanno iniziato già da anni a introdurre il BIM come criterio premiale, rendendolo di fatto uno strumento competitivo anche per lavori di minore entità e, conseguentemente, imponendo un approccio metodologico e contrattuale basato sul BIM sia alle Stazioni Appaltanti sia agli Operatori Economici.
Questo significa che sia le grandi sia le piccole amministrazioni pubbliche, così come le imprese private e i professionisti, devono essere pronti ora più che mai alla transizione digitale.
Il BIM (Building Information Modeling) non è solo un obbligo normativo, ma una metodologia collaborativa che integra tutte le informazioni sul ciclo di vita di un’opera in un modello informativo digitale, migliorando tempi, costi, qualità, gestione e manutenzione.
Secondo l’EUBIM Taskgroup Handbook (2017), la sua adozione può generare un risparmio del 15-25% sul mercato globale delle infrastrutture entro il 2025.
Ignorare oggi il BIM significa perdere competitività in un mercato sempre più digitale e regolamentato.

Il BIM non solo per il settore privato ma anche per la Pubblica Amministrazione.
Ingegneri, Architetti, Geometri, Project Manager e consulenti sono ormai consapevoli della necessità di aggiornare le proprie competenze in ambito BIM, nonché delle grandi opportunità lavorative che questo percorso formativo apre.
Spesso però i dipendenti delle stazioni appaltanti, presi da tante scadenze e vari obblighi, ignorano che il nuovo Codice Appalti e il successivo correttivo richiedono un aggiornamento delle competenze che non può essere più procrastinato ma che anzi è divenuto obbligatorio.
Il nuovo Codice Appalti richiede infatti a Direttori Lavori, RUP, Collaudatori e funzionari pubblici di possedere competenze fondamentali.
Le nuove esigenze, in maniera esemplificativa e non esaustiva, possono includere:

  • RUP: deve saper redigere e gestire il Capitolato Informativo e garantire che l’intero iter progettuale segua i flussi digitali;
  • Direttori Lavori: devono controllare l’esecuzione utilizzando modelli informativi e ACDat, verificando la coerenza dei dati e non solo degli elaborati;
  • Collaudatori: sono chiamati a validare non soltanto il costruito ma anche digitalmente i servizi BIM, con strumenti che tracciano e certificano ogni passaggio;
  • Funzionari e dipendenti PA: devono conoscere gli obblighi, le normative e saper utilizzare piattaforme collaborative, interpretare i dati e partecipare a processi decisionali digitalizzati;
  • In generale, tutte queste figure devono conoscere a fondo i processi, le normative e i nuovi software di settore.

Il mancato aggiornamento delle proprie competenze in ambito BIM potrebbe compromettere la trasparenza e la correttezza delle procedure negli appalti pubblici, con il rischio di errori formali e di invalidamento delle gare.

Cosa offre il Master Universitario in BIM Management
Il Master BIM Unicusano professionalizzante, riconosciuto dal MIUR e fruibile in modalità telematica, fornisce competenze concrete e subito spendibili.
Il programma integra teoria, molte esercitazioni pratiche ed una tesi finale, supportando i partecipanti ad acquisire le competenze necessarie per ricoprire efficacemente i ruoli di:

  • BIM Manager
  • BIM Coordinator
  • BIM Specialist
  • CDE Manager
  • Consulente

Il Master risponde alle necessità dei liberi professionisti, dei dipendenti privati e dei dipendenti pubblici rispondendo alle novità e cogenze introdotte con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023 e correttivo D.Lgs. 209/2024) e prepara ad utilizzare strumenti e documenti contrattuali fondamentali come ad esempio:

  • Capitolato Informativo (CI)
  • ACDat (Ambiente di Condivisione Dati)
  • Offerta di Gestione Informativa (oGI)
  • Piano di Gestione Informativa (pGI)
  • Norme UNI 11337 e ISO 19650
  • Software BIM (es. Autodesk Revit, Navisworks, Recap, Ambienti di Condivisione dei Dati etc.).
  • Nuovi strumenti che seguono i trend del settore quali ad esempio l’Intelligenza Artificiale.

Il percorso inoltre supporta i partecipanti nell’ottenere le competenze necessarie alla certificazione BIM (UNI/PdR 78:2020 e UNI 11337-7:2018).
La certificazione è uno strumento di qualificazione volontaria del profilo professionale scelto e come tale indice di un chiaro interesse a distinguersi e può essere richiesta da specifici bandi di appalto. L’accreditamento della certificazione da parte di un ente unico nazionale garantisce al mercato che essa risponda agli standard previsti e che l’Organismo di Certificazione sia dotato di adeguata competenza, indipendenza e imparzialità.
Il Master è quindi concepito per fornire un valido supporto alla preparazione dell’esame di certificazione per BIM Manager, CDE Manager, BIM Coordinator e BIM Specialist.
Gli studenti interessati a certificare le proprie competenze secondo la normativa di riferimento potranno richiedere informazioni per accedere alla certificazione delle competenze tramite un OdV ICMQ.

Il quadro legislativo e normativo in Italia e in Europa
Il percorso normativo che ha introdotto il BIM parte dalla Direttiva 2014/24/UE sugli Appalti Pubblici, che ha promosso l’uso di strumenti di modellazione elettronica.
In Italia, l’adozione del BIM è stata regolamentata da:

  • DM 560/2017 – il cosiddetto “Decreto BIM”, che ha introdotto la progressiva obbligatorietà;
  • DM 312/2021 – aggiornamento sulla digitalizzazione degli appalti;
  • D.Lgs. 36/2023 – nuovo Codice dei Contratti Pubblici;
  • D.Lgs. 209/2024 – correttivo al Codice Appalti.

Dal 1° gennaio 2025, l’uso del BIM è obbligatorio sopra le soglie precedentemente menzionate per: le nuove costruzioni, interventi su opere esistenti ed edifici di interesse culturale.
Tuttavia, anche sotto le soglie di obbligatorietà del BIM, le PA possono introdurre il BIM con criteri premiali, rendendolo di fatto la metodologia sempre più diffusa.
Inoltre sono già state redatte ed in vigore normative UNI, CEN e ISO in materia BIM richiamate anche esplicitamente dal nuovo codice appalti (es. UNI 11337, ISO 19650)
Tutto il quadro aiuta a comprendere come ormai la transizione digitale trainata dal BIM sia un passo fondamentale da governare e non da subire.

Un corpo docente unico e un approccio concreto
Il corpo docente è formato da professionisti con esperienza maturata in progetti prestigiosi in diversi paesi del mondo (Hong Kong, Qatar, Arabia Saudita, Gran Bretagna, Germania, Italia, Spagna, etc.), pionieri del BIM in Italia e protagonisti della sua diffusione nel settore.
Le lezioni, in lingua italiana, hanno un taglio pratico ed affrontano le sfide reali del lavoro, non problemi teorici e spesso distanti dalla realtà, anticipando al tempo stesso le tendenze del settore così da fornire agli studenti competenze tra le più richieste non soltanto adesso ma anche nel prossimo futuro.
Grazie a questo approccio:

  • i professionisti acquisiscono competenze immediatamente applicabili in progetti complessi e grandi società di progettazione, costruzione o manutenzione;
  • i funzionari pubblici (RUP, DEC, Direttori Lavori, Collaudatori, tecnici) ottengono le competenze utili richieste dal nuovo Codice Appalti;
  • gli studenti neolaureati hanno più facilità ad entrare nel mercato del lavoro con un vantaggio competitivo rispetto ai colleghi.

Sbocchi professionali e opportunità
Il Master Universitario in BIM Management apre prospettive di carriera in Italia e all’estero presso:

  • imprese di costruzione, architettura e ingegneria;
  • società di consulenza;
  • Pubblica Amministrazione (RUP, DEC, Direttori Lavori, Collaudatori, Project Manager);
  • libera professione come consulenti, BIM Manager, CDE Manager, BIM Specialist o BIM Coordinator.

Con il Master in BIM e digitalizzazione nell’industria AEC non solo puoi adeguarti alle competenze richieste dalla normativa, ma trasformi un obbligo in una opportunità di crescita professionale.


Il Master “BIM e digitalizzazione nell’industria AEC” è consigliato a:

  • Ingegneri, architetti e in generale laureati interessati e motivati ad intraprendere un percorso di carriera nel settore;
  • Profili di Project Management in imprese di costruzioni, ingegneria e architettura (PMI e Grandi Imprese);
  • Consulenti;
  • Funzionari della Pubblica Amministrazione coinvolti negli appalti digitali;
  • Liberi professionisti che vogliono aggiornarsi e cogliere le opportunità di un mercato emergente;
  • Neolaureati interessati ad iniziare una carriera nel settore BIM.
  • Con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che rende obbligatorio l’uso del BIM negli appalti pubblici, inoltre le competenze BIM risultano fondamentali per chi inserirsi per la prima volta o fare carriera nel settore pubblico.

 Per l’iscrizione al Master è richiesto il possesso di almeno uno dei seguenti titoli:

  • laurea conseguita secondo gli ordinamenti didattici precedenti il decreto ministeriale 3 novembre 1999 n. 509;
  • lauree specialistiche ai sensi del D.M. 509/99 e lauree magistrali ai sensi del D.M. 270/2004;

I candidati in possesso di titolo di studio straniero non preventivamente dichiarato equipollente da parte di una autorità accademica italiana, potranno chiedere il riconoscimento del titolo ai soli limitati fini dell’iscrizione al Master. Il titolo di studio straniero dovrà essere corredato da traduzione ufficiale in lingua italiana, legalizzazione e dichiarazione di valore a cura delle Rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese in cui il titolo è stato conseguito.
I cittadini e le cittadine extracomunitari/e residenti all’estero devono rispettare le disposizioni interministeriali contenute nella circolare “Procedure per l’ingresso, il soggiorno e l’immatricolazione degli studenti stranieri/internazionali”. Coloro che devono ottenere il visto di studio devono presentare domanda di pre-iscrizione online su: https://www.universitaly.it/ e inviare segnalazione di avvenuto inoltro: orientamentointernazionale@unicusano.it.

I candidati sono ammessi con riserva previo accertamento dei requisiti previsti dal bando.
I titoli di ammissione devono essere posseduti alla data di scadenza del termine utile per la presentazione delle domande di ammissione.
L’iscrizione al Master è compatibile con altre iscrizioni nel rispetto della nuova normativa in materia di iscrizione contemporanea a due corsi di istruzione superiore, così delineata ai sensi della Legge n. 33 del 12 aprile 2022.

Durata, Organizzazione didattica, Verifiche e Prova finale

Il Master ha durata annuale pari a 1500 ore di impegno complessivo per il corsista, corrispondenti a 60 cfu e sarà articolato in:

  • lezioni video e materiale fad appositamente predisposto;
  • congruo numero di ore destinate all’auto-apprendimento, allo studio individuale e domestico;
  • eventuali verifiche per ogni materia

Tutti coloro che risulteranno regolarmente iscritti al Corso dovranno sostenere un esame finale che accerti il conseguimento degli obiettivi proposti, presso la sede dell’Università sita in Roma – Via Don Carlo Gnocchi 3.

Programma

Offerta formativa

DISCIPLINA SSD CFU

01 – INTRODUZIONE AL BIM

  • Evoluzione degli strumenti digitali
  • Nuovi workflow e benefici
  • Panoramica sui nuovi concetti derivati dalle normative tecniche BIM
ING-INF/05 2

02 – MODELLAZIONE BIM: ARCHITECTURE

  • Interfaccia Revit
  • La logica e la struttura di Revit
  • Strumenti di modifica e Impostazioni progetto
  • Elementi architettonici
  • Sistema di coordinate in Revit: Survey Point e Project Base Point
  • Superfici topografiche e scavi. Fasi e Filtri.
  • Annotazioni
  • Viste 2D
  • View Templates. Impaginazioni: cartiglio, parametri, shared parameters, stampa
  • Famiglie 2D
  • Famiglie 3D
  • Masse concettuali
ICAR/12
ICAR/17
10

03 – CONDIVISIONE DEL LAVORO

  • Collaborazione: lavoro condiviso worksharing
  • File centrale e locale,
  • Coordinamento interdisciplinare: modelli collegati e copy monitor
ICAR/11 1

04 – MODELLAZIONE BIM: STRUCTURE

  • Introduzione sulla creazione di un modello BIM strutturale
  • Gestione e creazione dei livelli, inserimento di elementi strutturali quali travi, pilastri, controventi, muri strutturali, solai e fondazioni.
  • Creazione di un edificio (oggetti informativi, materiali, famiglie, parametri)
  • Connessioni strutturali per l’acciaio
  • Realizzazione elaborati grafici e abachi
  • Creazione del modello analitico della struttura, interoperabilità
  • Cenni di Robot Structural Analysis, esportazione del modello in Robot, analisi strutturale lineare
ICAR/11 8

05 – MODELLAZIONE BIM: MEP

  • Template impiantistico e interfaccia Revit MEP
  • Linkare un modello architettonico: Copy Monitor livelli
  • Famiglie MEP di sistema e caricabili
  • Progettare sistemi di condotti. Ispezione e controllo del sistema modellato
  • Dimensionamento ed annotazioni con Revit
  • Sistemi di tubazioni idrauliche. Settare pendenze e diametri
  • Esempio di impostazioni di viste di controllo
  • Creazione e modellazione delle zone di progetto
  • Distribuzione elettrica. Modellazione cavi elettrici e passerelle
  • Creazione di un circuito
  • Realizzazione abachi componenti MEP
ICAR/11 7

06 – SMART SURVEY

  • Fondamenti di Geomatica e tecnologie geospaziali: applicazioni e mercato
  • Datum e sistemi di riferimento
  • Funzionamento dei sistemi Global Navigation Satellite System (GNSS)
  • Basi di Geographic Information Systems (GIS)
  • LIDAR aereo e terrestre
  • APR: I veicoli a pilotaggio remoto – introduzione e normativa vigente
  • Aerofotogrammetria e piano di volo
  • Introduzione alle nuvole di punti
  • Software “Structure from motion”
  • Esercitazione: da ReCap a Revit
  • GIS: database geografici, piattaforme e software
  • Integrazione BIM – GIS: conversione e interoperabilità dei formati, applicazioni pratiche
  • Esercitazione: Qgis, il progetto in scala urbana
ICAR/12 4

07 – BIM: IL QUADRO NORMATIVO

  • Cosa si intende per BIM
  • Il quadro normativo
  • Il Decreto BIM (Decreto Baratono)
  • Il nuovo Codice dei contratti pubblici
  • I principi fondamentali del D.Lgs. 36/2023
  • Il correttivo del codice appalti D.Lgs. 209/2024
  • I principi digitali
  • Il BIM e l’Allegato I.9
  • Legal BIM: la giurisprudenza sugli appalti BIM
ICAR/12 4

08 – STRUTTURARE IL MODELLO DATI (Allegato al C.I.)

  • Cenni sul CI e normative di riferimento
  • Perché ne ha bisogno la Committenza e come lo utilizza il fornitore
  • Laboratorio: Redazione del modello dati
ING-INF/05 2

09 – LABORATORIO DI PIANO DI GESTIONE INFORMATIVA

  • Il documento BIM “a base di gara”: il Capitolato Informativo (CI) (Obiettivi, Sezione Tecnica, Sezione Gestionale)
  • Il documento di risposta al CI: Offerta di Gestione Informativa (oGI)
  • La definizione dell’oGI: il Piano di Gestione Informativa (pGI)
ING-INF/05 3

10 – IMPLEMENTARE L’AMBIENTE DI CONDIVISIONE DATI (ACDat)

  • Cosa è l’ACDat
  • Normative di riferimento e struttura dell’ambiente
  • Livelli di verifica e coordinamento
  • Project work: Implementazione dell’ACDat
  • Utilizzo pratico di un ACDat (workflow fornitore)
  • Utilizzo pratico di un ACDat (workflow Committenza, RUP, DEC etc.)
ICAR/17 3

11 – VALIDAZIONE DEI MODELLI

  • Introduzione al concetto di analisi del modello federato
  • Introduzione al modello IFC
  • Model & Code checking e i tool più diffusi sul mercato
  • Introduzione alla clash matrix
  • Autodesk Navisworks Manage in pratica
  • Esercitazione con Navisworks
ICAR/12 5

12 – PROJECT MANAGEMENT & BIM: INITIATION & PLANNING

  • Cenni sulla normativa italiana di riferimento (UNI 11648)
  • Differenze tra le due principali metodologie di Project Management (Project Management Istitute-PMI e metodo PRINCE2)
  • Introduzione alle tipologie di commessa BIM
  • Caratteristiche del progetto: obiettivi; stakeholders; organizzazione e flussi di lavoro
  • Identificazione delle attività: Work Breakdown Structure (WBS)
  • Identificazione delle risorse: Organizational Breakdown Structure (OBS)
  • L’assegnazione delle responsabilità: la Responsibility Assignments Matrix (RAM)
  • La definizione dei tempi: cronoprogrammi GANTT e Critical Path Method (CPM)
  • La gestione delle risorse: il Piano delle Risorse (umane; mezzi; strumenti)
  • Risk management: pianificazione e gestione del rischio
  • Cost Management: definizione del budget
ING-INF/05 2

13 – PROJECT MANAGEMENT & BIM: EXECUTING, MONITORING & CONTROLLING

  • L’importanza della comunicazione nel team di progetto: i vantaggi di Slack
  • Cenni sulla metodologia Agile: storia e vantaggi
  • L’utilizzo delle “Kanban board” e Trello
  • Il monitoraggio del progetto: l’utilizzo delle tabelle “monte-ore”
  • Il controllo della qualità del progetto BIM: la Clash Matrix per la Clash Analysis
  • Il controllo della qualità del progetto BIM: BIM Track
  • Cenni sulla validazione del progetto e del modello BIM
  • La chiusura della commessa
ING-INF/05 2

14 – BIM NEL FACILITY MANAGEMENT

  • Vantaggi ed utilizzi del BIM nel FM
  • Panoramica di applicazioni BIM al FM all’estero
  • Introduzione allo standard COBie
ING-INF/05 2

15 – AI GENERATIVA

  • Introduzione all’IA generativa
  • Large Language Model (LLM)
  • Retrieval Augmented Generation (RAG) e allucinazioni
  • Esempi pratici di RAG e strumenti conversazionali
  • Prompt Engineering: basi e prime applicazioni
  • Evoluzione del prompt: dai primi tentativi al “mega prompt”
  • Generazione di immagini (esempi pratici)
  • Conversione di file e produzione di codice per il BIM
  • Condivisione schermo e fine tuning
  • Generatore di immagini integrato e sviluppi recenti
ING-INF/05 2

16 – SPATIAL AI: INTELLIGENZA ARTIFICIALE E AUTOMAZIONE NEL RILIEVO

  • 3D Reconstruction pipeline
  • Librerie di coding in Python
  • Esercitazione: applicazioni di 3D Data Analysis
  • Gestione dei dataset
  • Soluzioni di Machine Learning applicate al rilievo
  • Esercitazione: Point Cloud to Mesh con Python
ING-INF/05 2
ESAME FINALE   1

Quota d'iscrizione

– € 2.800,00 (suddivisa in 5 rate).
– € 2.500,00 (suddivisa in 5 rate) per le seguenti categorie:

  • Iscritti ai Corsi di laurea Unicusano
  • Laureati Unicusano
  • Laureati da meno di 24 mesi

– € 2.470,00 (suddivisa in 5 rate) per Dipendenti Pubblici – PA 110 e lode

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